Venerdì 19 novembre
ore 18.30
la bottega di cecé casile
via Solari 23
Milano
La Zong era una nave inglese della compagnia Gregson, dedita alla tratta degli schiavi lungo le rotte atlantiche. Nel 1781, in navigazione dall’Africa verso la Giamaica, la nave trasportava 442 persone imprigionate nella stiva. A causa di problemi legati al calcolo errato della rotta, allo scarseggiare delle scorte d’acqua, alle patologie di cui si temeva il propagarsi e alle condizioni critiche di chi era a bordo, il capitano e la sua ciurma decisero di gettare in mare parte del carico umano trasportato: prima le donne e i bambini, poi gli uomini. Scomparvero circa duecento persone. Al ritorno a Liverpool i proprietari intentarono una causa di risarcimento nei confronti dell’assicuratore.
A partire da quel che rimane dei verbali della causa (due pagine scarne), in Zong! l’autrice ha distillato ed espanso un’opera che cerca di riesumare quei defunti, di «esacquare» le loro spoglie sparse nell’Oceano. Philip dà forma a una storia che «non può essere narrata eppure deve essere narrata, ma solo tramite il suo de-narrare.»
Parole, suoni e silenzi narranti saranno dunque offerti al pubblico in dialogo con le opere visive di grande suggestione realizzate dall’artista visuale Antonio Biasiucci che, con il suo lavoro Molti, si è reso testimone inconsapevole di questa de-narrazione attraverso immagini che evocano l’affiorare dal fondale marino – o lo sprofondare in esso – di quegli esseri umani la cui ‘storia-vita’, oggi come allora, rimane invisibile al mondo.
Marlene NourbeSe Philip,
ZONG! Come narrato all’autrice da Setaey Adamu Boateng.
Traduzione: Renata Morresi.
Traduzione di «Notanda» e di «Gregson vs Gilbert»: Andrea Raos.
Traduzione di «Ẹbọra»: Mariangela Guatteri.
Colorno : Tielleci, 2021. – 236 p. ; 26 cm.
(Benway Series ; 15).
L’accesso all’evento è consentito solo tramite prenotazione e solo se muniti di certificato green pass in corso di validità. Per info: cece.casile@gmail.com